UN'INIZIATIVA EDITORIALE CON
LO SPIRITO
DEL VOLONTARIATO

La SOCIOLOGIA
è la scienza che studia le culture umane,
le comunità e, più in generale, le azioni umane e le interazioni.

La PSICOLOGIA
guarda ai processi psichici, cognitivi
e comportamentali dell’individuo.

INSIEME completano lo studio
riguardante l’intera SFERA UMANISTICA.

ZYGMUNT BAUMAN

IL SOCIOLOGO E FILOSOFO POLACCO È MANCATO ALL'ETÀ DI 91 ANNI:
UNO DEI MASSIMI INTELLETTUALI CONTEMPORANEI
ERA FAMOSO PER ESSERE IL TEORICODELLA "SOCIETÀ LIQUIDA"

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Nuova gioia e vecchie abitudini

Viviamo in un mondo che viaggia alla velocità della luce. Coinvolti in rapporti umani sempre più frivoli e vuoti. Schiavi di una tecnologia fredda, sterile e maledettamente magnetica.
Ed ecco che in questi contesti scopriamo che sempre più persone cominciano ad apprezzare le coccole della routine. Il dolce alternarsi delle certezze.
In pratica, in contesti di crisi generale, per qualcuno è meglio il poco, ma il certo. Ed ecco che c’è chi preferisce rifugiarsi neI solito tran tran, che passa spesso per noioso, ma di questi tempi vien buono tenerselo stretto. A confermarlo sono anche alcune ricerche, italiane ed estere. (MG) continua a leggere

L’amore pestato:

violenza di genere che fa paura

 

Uomini che ammazzano le donne. Il femminicidio fa paura. Lo stesso termine fa paura, perché parla di omicidi legati all’identità di genere. In Italia, ogni 48 ore, una donna viene uccisa da un marito, un padre, da un convivente o dall’ex. Il male si annida proprio in famiglia dove le vittime vengono prima sterminate nella dignità e nell’autostima, poi massacrate per non aver abbassato la testa, per non essere state ai patti o per aver disubbidito. Sono donne che vengono annientate per gelosia, orgoglio e rabbia dai loro principi azzurri alienati da un anomalo senso di controllo e possesso. (MG)   continua a leggere

Dipendenze digitali e cyberbullismo: bambini sempre più a rischio 

La tecnologia galoppa e l’asticella, che segnala l’età media dei bambini al possesso del loro primo smartphone, continua ad abbassarsi. Sono sempre più piccoli, infatti, i soggetti che ricevono in regalo, da genitori o nonni, telefoni di ultima generazione sempre più potenti e super connessi ad internet. Anche la statistica lo conferma: 7 piccoli utenti su 10 già dalle scuole elementari diventano smanettoni e quasi tutti frequentano social network con l’alto rischio di cadere nella perfida trappola delle dipendenze digitali e del cyberbullismo. (MG)    continua a leggere

CRESCE LA TRIBÙ DEI NOTTAMBULI DIGITALI 

Li chiamano i nottambuli digitali. Di notte non hanno sonno e fanno le ore piccole davanti a smartphone e tablet, bombardati da un'overdose di bagliori di quei display. Sono convinti che leggere le email, giocare, dialogare sui social o navigare sul web sia un'attività rilassante, ma in realtà è tutto l'opposto perché questo casalingo popolo della sera dorme sempre meno e sempre peggio. In più, dopo la notte, arriva il giorno ed ecco affacciarsi stanchezza e deficit dell'attenzione che a volte diventano questioni da risolvere con fiumi di caffeina. Ma il non dormire è un fattore di rischio anche per ansia e depressione oltre che per malattie croniche come il diabete e complicazioni cardiovascolari. A tutto questo, poi, si aggiunge pure lo stress e la debolezza che intaccano inevitabilmente le nostre difese immunitarie. Insomma dormire poco e male fa male. (MG)  continua a leggere

ABUSO DELLA REALTÀ VIRTUALE?
È L’ORA DELLA DIETA 

Se stiamo vivendo un'esistenza alla luce di un monitor, quindi sempre più virtuale e sempre meno reale e se passiamo più tempo connessi alla rete che con noi stessi, allora è giunto il momento di passare al "piano B": disintossicarsi dalla tecnologia. Oggi, infatti, attraverso tablet e smartphone siamo perennemente connessi alla rete delle reti ma, come spesso accade con le sostanze d’abuso, continuando su questa strada asfaltata di megabyte si può arrivare a sviluppare una dipendenza anche dalle tecnologie digitali, raggiungendo livelli definiti come “malattia sociale”. (MG) continua a leggere

Pericolo:
italiani sempre più social-dipendenti
 

Un italiano su due è su Facebook, ma non è finita perché, nel mondo, siamo anche quelli più connessi ai social network. In Italia, quindi, ci sono sempre più cyber-navigatori da effetto “mi piace”. In pochissimi anni il web ci ha cambiato la vita, ma ci ha reso anche più vulnerabili. Rapporti di studio e monitoraggi costanti fotografano una nazione dove la penetrazione di Internet tra la popolazione è in continua crescita arrivando oggi al 62% contro il 27,8% del 2002. Grande traino per la diffusione del web sono proprio i social network: il 66,6 % delle persone che hanno accesso a Internet, infatti, sono iscritte a Facebook e fra i giovani arriviamo al 79,7%. Oltretutto siamo anche i più connessi a questi social: nella fascia tra i 25 e i 35 anni, gli internauti stanno in linea circa 6 ore e mezza al mese contro le 6 ore degli americani, le 4 ore della Germania e le 2 ore e mezza dei giapponesi. (MG) continua a leggere


Una società che funziona,
una scuola senza rivali

Finlandia - Helsinki è una di quelle città che non sbaglia un colpo. Siamo in Finlandia, il Paese membro più settentrionale dell'Unione europea. Qui pare che tutto funzioni: nessuna crisi, innovazione continua, sviluppo sostenibile e formazione d’eccellenza. Internet per loro è cosa seria e sono sempre on-line anche perché qui la potenza tecnologica crede nel bene comune. Inoltre, i redditi pro capite sono tra i più alti del mondo e quella finlandese è stata acclamata come una delle società meno corrotte del globo. (MG)

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PRONTI PER LA SFIDA SOCIALE GLOBALE 

Due secoli fa eravamo 900 milioni mentre oggi la popolazione umana del pianeta ha superato i 7 miliardi di abitanti con un contatore che avanza alla velocità di 140 nascite al minuto. Ma non è tutto perché secondo uno studio delle Nazioni Unite, a metà di questo secolo, ossia tra 37 anni, taglieremo il traguardo dei 9 miliardi. Il fatto però è che la nostra fetta di mondo industrializzato ha ormai poco spazio per un ulteriore urbanizzazione per cui la nuova espansione sarà particolarmente incentrata nei Paesi in via di sviluppo e se i numeri non cambieranno, nel 2050, una persona su 4 nascerà in Africa. (MG) continua a leggere

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